Qualche parola su di me chi sono
Mi chiamo Giovanni Ricciardi. Sono un Lighting Designer e Direttore Tecnico con base a Torino.
Nato in una famiglia amante dello spettacolo, sono cresciuto immerso nella musica e nella tecnologia. Ho iniziato ad essere affascinato dall’informatica molto presto, e così è stato anche per la bellezza della luce e per l’incredibile linguaggio delle ombre.
Ho portato avanti i miei studi in Informatica e Lighting Design insieme ma ad un certo punto la luce ha vinto e mi sono completamente innamorato (e dedicato) a questo mondo.
Being in showbiz since 2006, I have had the way to learn and practice most of the key roles of the show, being able to deeply understand the meaning of the wonderful world and the complex mechanics of shows.
Perseguendo l’obiettivo del comprendere a fondo il linguaggio della luce, mi piace sperimentare e studiare ogni argomento ad essa collegato.
Ho illuminato show in tutto il mondo e sono stato il direttore tecnico di show meravigliosi per artisti incredibili in setup complessi, e non vedo l’ora di aiutarti a sviluppare la tua idea!
Where magic is happening Studio
The soul of any project is the first key, the real deep language that has to be learnt, understood and translated in images, worlds and words
How does this happen head
Every project needs attention, dedication and high level expertise to be developed properly.
This is what I do, starting either from the venue or the rig we are going to use, mostly when I’m invested with Technical Direction role.
How does it feels heart
Straight in-between love and technique, here I am.
The question that I always to carry in mind is “how does that feels?”
What am I showing to someone that looks at that show?
Is that the right feeling i want to transmit?
Stamattina all’anteprima matine’ de La Maschera di Erato alle OGR, in regia accanto a me c’era Giovanni Ricciardi che ha firmato il disegno luci...strepitoso. A un certo punto Giovanni mi fa: “Mario...ma noi, nella vita, quando abbiamo fatto oooooh così l’ultima volta?” Giò, secondo me, dentro, non abbiamo mai smesso...
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